I dati più recenti, inclusi quelli di real world, indicano che un trattamento precoce teso a ridurre il rischio e prevenire anche il primo evento è quello che maggiormente impatta in termini di riduzione del burden sanitario, inclusa la riduzione della spesa sanitaria, oltre che la riduzione delle ospedalizzazioni e della mortalità, il miglioramento della qualità di vita e il, contenimento delle disabilità. La placca ateromasica, le cui caratteristiche morfo funzionali determinano il rischio di rottura e di sindrome coronarica acuta, rappresenta il vero target delle terapie che ne modificano la composizione, il drive infiammatorio determinandone la stabilizzazione…
Dapagliflozin: dalla protezione cardiovascolare alla tutela renale…
Negli ultimi anni, gli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2i), in...