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S.I.C.O.A. per i Cittadini

Quanto è a rischio il tuo cuore?

Ci sono diversi modi per conoscere il proprio rischio cardiovascolare. Tra questi l’utilizzo di apposite app come quella ideata con il contributo di S.I.C.O.A., Rotary Club Milano Duomo, Rotarians4Health e F-Lombarda Associazione chimica farmaceutica Lombarda tra titolari di Farmacia.

Con pochi passaggi e con un breve test è possibile conoscere il proprio rischio personalizzato e scoprire quali siano le farmacie più vicine dove svolgere ulteriori controlli in un’ottica di prevenzione.

MARTEDÍ SALUTE

 

Nell’ambito del progetto torinese “MARTEDÍ SALUTE”, promosso dall’Associazione Educazione Prevenzione e Salute con il Patrocinio dell’Università di Torino, martedì 18 febbraio 2025 in programma l’incontro “L’obesità come malattia cronica. Aspetti clinici, cardiovascolari e nuove terapie” che vede coinvolto il dr. Francesco Milone, Delegato Regionale S.I.C.O.A. per la regione Piemonte.  A lui si affiancano la Dr.ssa Stefania Corvisieri, endocrinologa responsabile del centro per l’obesità, e la Dr.ssa Vittoria Roscigno, responsabile della dietologia dell’Ospedale Humanitas Gradenigo.

L’obesità è una malattia cronica, progressiva e recidivante che riduce l’aspettativa di vita con l’aumentare del peso corporeo. Si stima che ne soffra circa un miliardo di persone nel mondo. Essa è il risultato di una complessa interazione di fattori biologici, comportamentali, ambientali e sociali. Il grasso viscerale, diventato ipertrofico in seguito all’aumento di peso, secerne delle sostanze tossiche per l’organismo, con conseguenze che coinvolgono quasi tutti gli organi, tra cui cuore, cervello, fegato, pancreas, intestino.
L’obesità favorisce l’insorgenza del diabete di tipo 2, è causa accertata di almeno tredici diversi tipi di tumore, come quello del colon e del pancreas, ma anche della mammella e dell’utero, ed aumenta il rischio di malattie cardiovascolari (infarto, aritmie, scompenso) e degenerative (Parkinson, Alzheimer).

Non esiste un’obesità “sana”, in quanto anche coloro che non hanno dislipidemia, ipertensione o diabete hanno comunque di per sé un più alto rischio di morte rispetto ai soggetti non obesi. Il nostro organismo si oppone alla perdita di peso con ogni mezzo e, “avendo memoria” del peso massimo raggiunto, tenderà sempre a raggiungerlo, se non a superarlo.
La sola dieta non potrà mai essere sufficiente per risolvere un problema così complesso; si tratta infatti di riscrivere il rapporto che si ha con il cibo, superando problemi psicologici, ambientali, culturali e in certi casi una vera e propria dipendenza.
I nuovi farmaci, Semaglutide e Tirzepatide, rappresentano una vera rivoluzione non soltanto nell’ambito della perdita di peso, ma soprattutto per la loro capacità di migliorare il quadro metabolico del paziente, con pochi potenziali effetti collaterali e grande tollerabilità. La riduzione del peso può avere effetti molto importanti sulla salute: con il 5% di peso in meno potranno regredire ipertensione e iperglicemia; una riduzione di peso superiore al 15% promette di ridurre la mortalità cardiovascolare e addirittura di far regredire il diabete di tipo 2.

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CORSO BLS-D PER LAICI – 24 gennaio 2025

“C’è una persona che non risponde e che non respira”, questo potrebbe essere il titolo del corso di formazione teorica e pratica rivolto ai cosiddetti “laici” sulla rianimazione cardio polmonare #RCP e sull’uso del defibrillatore #DAE che si è svolta il 24 gennaio 2025
L’iniziativa, molto partecipata, nasce dall’idea e dalla collaborazione di S.I.C.O.A. e di Cardiopulsafety ETS, con il suo Presidente, Prof. Alessandro Palmarini…